Aerosol: inizia il trattamento per Corallo & Tornado

Come già sapete, grazie alle vostre donazioni abbiamo potuto acquistare il tanto atteso l’Aerosol. Finalmente ieri sono cominciati i trattamenti a Tornado e Corallo, che in questo periodo vivono in due grandi recinti separati. Il clima è ancora troppo secco, non piove da molto tempo e l’umidità, che gioverebbe al loro respiro, tarda a farsi sentire.

Su indicazioni del veterinario di fiducia abbiamo cominciato ad inalare tramite l’aerosol un farmaco apposito per trattamento dell’asma. Ovviamente questa cura durerà giusto il tempo di lasciar passare il secco di questo periodo. I nostri due amici continuano a mangiare le loro razioni quotidiane di Prealpin, il cibo che, come già sapete, sostituisce il fieno nella loro dieta. Inoltre, durante il pomeriggio, consumano una gustosa merenda a base di speciale muesli per cavalli e di Mucolyt, piccolo pellet di erbe triturate, arricchito con oli essenziali (in particolare di eucalipto e menta).

Non appena il clima cambierà, potremo procedere con dei trattamenti di “mantenimento”, a base di oli essenziali e soluzione salina. Non vediamo l’ora di vedere Corallo e Tornado di nuovo a scorrazzare con gli altri cavalli, liberi nel grande recinto.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il vostro prezioso sostegno e aiuto. Grazie di cuore a chi sostiene i Rifugi di animali liberi.

Arrivederci, cara amica

“Nell’instabilità delle cose, qualcosa rimane”.

A noi resterà sempre impresso nel cuore il tuo sguardo intenso, profondo e fiero, quello con cui ci avvolgevi mentre negli ultimi mesi ogni giorno ti aiutavamo a metterti in piedi. Da sola non ce la facevi più e noi non abbiamo fatto altro che prenderci cura di te.

Terra, meravigliosa creatura, fuori dall’ordinario, ieri ti abbiamo accompagnata nel tuo ultimo viaggio. Stretti a te, ti abbiamo detto arrivederci per sempre.

Prima di Terra il tuo nome era IT069990000440 , il codice identificativo che appariva sui cartellini gialli appesi alle tue orecchie. Non eri una persona, ma solo un corpo che non contava, uno dei miliardi cresciuti in serie e destinati ad una vita di soprusi, indifferenza, dolore, oblio, morte. 

Nell’instabilità delle cose, qualcosa rimane, anche i miracoli. Sei stata liberata nel 2009, insieme con la tua compagna Luna: avevate vissuto per tutta la vita chiuse al buio in una stalla. La luce del sole, il brillare dei prati, il rumore del vento, i movimenti di altri individui, ogni cosa bella vi terrorizzava, perché non l’avevate mai provata prima. Eravate impreparate e avete affrontato un percorso di riabilitazione che è durato per due lunghissimi anni.

Scriviamo queste parole nove anni dopo. Molte cose sono cambiate, molte persone sono arrivate e molte altre sono partite. Quello che sempre rimane siete voi, il cuore pulsante di un luogo che non è solo un luogo, ma un sogno appassionato.

L’anno scorso Luna è volata sul ponte e ieri è toccato a te. Terra, ti sei appropriata della tua libertà, l’hai assaporata giorno dopo giorno e ne hai fatto qualcosa di meraviglioso: hai dimostrato a decine di migliaia di persone chi è davvero una mucca affrancata da una vita di sofferenza.

Ti siamo stati accanto ogni giorno, con tutto l’amore e la dedizione di cui siamo stati capaci. Sotto al sole dell’estate, alla pioggia battente, stanchi e sfiancati. L’abbiamo fatto con gioia, perché ti amiamo con tutto il cuore e ti ameremo per sempre.

Ci piace sognare che tu sia di nuovo in compagnia di Luna.

Arrivederci, cara amica.

Aerosol per Corallo e Tornado

Abbiamo avviato una piccola raccolta fondi per l’acquisto di un Aerosol per sostenere ancora meglio i due giovani cavalli bolsi Tornado e Corallo. Clicca a destra per tutti i dettagli e per contribuire. Grazie di cuore da Tornado e Corallo e tutti noi!

Comunicato urgente: i conigli e la MEV2

Con il cuore distrutto divulghiamo questo importante comunicato, doveroso e urgente.

Negli scorsi giorni, in maniera completamente improvvisa, sono deceduti i cinque conigli ospiti ad Ippoasi, a causa del nuovo ceppo della MEV (malattia emorragica virale), chiamato MEV 2.

Come già sapete la coniglietta Salvia è stata ritrovata senza vita, dopo che non aveva dato segno alcuno di malessere. La sua scomparsa ci ha molto turbati, tanto che abbiamo pensato di capirci qualcosa di più attraverso l’autopsia. Non abbiamo avuto molto tempo però, perché di lì a pochissimo Salvia è stata seguita da Rosmarino. Anche lui lo abbiamo ritrovato senza vita. Siamo immediatamente corsi in clinica e abbiamo fatto ricoverare i tre conigli rimasti, per capirci qualcosa di più.

Con enorme orrore abbiamo scoperto che il gruppo ha contratto il nuovo ceppo della Malattia Emorragica Virale (MEV 2): è un ceppo del virus che arriva dalla Francia. Fino a qualche mese fa non era in circolazione neanche il vaccino. Questo virus non ha né diagnosi né cura, e i veterinari ci hanno informati del fatto che sta avvenendo una strage in questi mesi.

Nell’arco di una notte sono deceduti in clinica anche Timo e Basilico. L’ultima rimasta era Menta, ma anche lei proprio stamattina ci ha lasciati. Ringraziamo di cuore la clinica veterinaria di Cascina, dove è stato fatto tutto il possibile e siamo stati accolti domenica pomeriggio. Grazie per averci aiutati e per averci dato delle risposte concrete.

Abbiamo domandato di sapere di più sulla malattia perché avevamo paura di aver fatto qualcosa di sbagliato ma siamo stati rassicurati dai veterinari. Sono arrivate le conferme del contagio proprio poche ore fa, dal laboratorio dove hanno fatto le autopsie. Ci preme ricordarvi che la MEV 2 non infetta le altre specie animali, solo i conigli.

Con questo comunicato vogliamo per l’appunto divulgare la notizia. La MEV 2 è un virus nuovo, un ceppo molto forte, altamente contagioso. Ricordate che l’unica cura possibile è il vaccino, che da qualche mese è reperibile anche in Italia. I conigli che vivevano ad Ippoasi erano tutti sterilizzati e vaccinati anche per la MEV 1. Crediamo sia importantissimo che più persone possibili siano informate di questa emergenza. Se avessimo saputo dell’esistenza di questo ceppo avremmo fatto qualsiasi cosa per scongiurare il pericolo.

Contattate i vostri veterinari di fiducia. Non sottovalutate questo rischio. 

Noi siamo tutti distrutti. È stato tutto troppo veloce. Non siamo stati avvisati di questa epidemia da veterinari o esperti. In pochissimi giorni ci ha portato via tutti e cinque i conigli. Avevamo appena finito di allargare la loro casetta. 

Addio cari amici, il nostro cuore è spezzato. 

Le volontarie e i volontari di Ippoasi

Vi lasciamo con questo bel video di Rosmarino, Menta, Salvia, Basilico e Timo scelto fra i tanti momenti felici vissuti ad Ippoasi.

Addio Pompadour…

Siamo consapevoli che questo sarà un anno difficile, poiché molti ospiti del Rifugio iniziano ad essere davvero anziani e per alcuni di loro si avvicina il tempo dell’ultimo saluto, come è stato lo scorso anno per Sogno, Luna, Brio, Papavero, Trombino, Bobo e altr*.

Molte separazioni e addii hanno caratterizzato questi mesi, molta sofferenza, alcuni forzati, altri inevitabili. Sensazioni e avvenimenti che a descriverli solo con le parole non si riuscirebbe. Orazio scrisse che “Anche le parole che ora diciamo/ il tempo nella sua rapina/ ha già portato via/ e nulla torna”.

Eppure oggi siamo qui e per fortuna troviamo sempre la forza, da qualche parte, di affrontare le cose che ci spezzano il cuore.

Scriviamo per dare il triste annuncio dell’addio di Pompadour, avvenuto Sabato.

Alla fine abbiamo dovuto accettare che era giunto il suo momento. Pompadour aveva circa 15 anni ed era stato sottratto insieme con Trombino agli orrori della vivisezione dei cani beagles di Green Hill e dei laboratori.

Nell’ultimo mese abbiamo fatto qualunque cosa fosse necessaria per tentare di farlo vivere come desiderava: abbiamo fatto avanti e indietro dalla clinica veterinaria universitaria di San Piero a Grado – a cui vanno i nostri sentiti ringraziamenti – almeno una volta alla settimana, perché continuava ad avere le particolari crisi di cui avevamo parlato nello scorso post su di lui, o problemi a defecare e fare pipì. Fino a tre giorni fa, quando lo abbiamo fatto ricoverare per l’ennesima volta, perché aveva lo stomaco pieno di aria e di nuovo crisi gravissime. La veterinaria ci ha spiegato che ormai per farlo guarire l’unica soluzione sarebbe stato necessario un intervento chirurgico molto rischioso a cui ovviamente non sarebbe mai stato possibile sottoporlo. Gli abbiamo dovuto così dire addio.

Inutile spiegare quanto sia stato straziante. Negli ultimi otto mesi Pompadour tornava tutte le sere a dormire con noi e ci seguiva ovunque: al rifugio, a casa, nel vialetto dove gli facevamo fare passeggiate, cacca e pipì quando era troppo freddo o piovoso per stare ad Ippoasi. Era circondato di un amore così intenso che era palese lo percepisse e siamo cert* che, oltre alla sua incredibile forza d’animo, sia stato questo il motivo per cui ha resistito così tanto nonostante gli infiniti problemi di salute.

Ogni volta che andavamo a trovarlo in clinica, quando veniva ricoverato, gli occhi gli esplodevano di vitalità e gioia non appena ci vedeva. Tre volte al giorno almeno passavamo per stare un po’ con lui, facendo i salti mortali tra i turni al rifugio, le commissioni e il lavoro d’ufficio. Riprendeva vigore, grazie al nostro amore così testardo e cocciuto.

Non nego che chi scrive stia versando lacrime di dolore e di gioia: vorremmo tanto che tutti gli altri individui provassero la fortuna che ha avuto lui. Ci mancherà così tanto. Era una persona meravigliosa.

Ora è libero dal dolore di un corpo che non poteva più contenere la sua vitalità. Lo abbiamo seppellito all’ombra di un albero vicino al suo amico del cuore Trombino.

Abbiamo già ringraziato le veterinarie della clinica universitaria. Lo facciamo anche con Enrico di Ravenna, che ha sostenuto in questi anni le adozioni a distanza di Trombino e Pompadour, che ci ha sostenuto in questi mesi e scritto meravigliose e-mail piene di coraggio e che ora sosterrà la cavallona Tombola.

E poi grazie a tutt* voi che leggerete, perché sicuramente capirete e vivrete con noi anche questo arrivederci.

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