Tutto l’Amore del mondo. Tutta la tenacia del mondo. Tutta la caparbietà del mondo. Tutta la speranza del mondo. Tutta la cura del mondo. Tutta la gioia del mondo.
Non sono bastate.
Boud non c’è più. I nostri cuori si sono rotti per sempre.
Abbiamo raccolto Boudicca dalla stalla nell’allevamento 5 mesi fa.
Di lì a qualche giorno l’avrebbero mandata al macello perché era orfana, era rachitica, non cresceva e aveva la polmonite.
Con lei c’era Quasimoda: vitella di una settimana.
Malforme. Senza madre, senza palato, senza speranza.
Abbiamo caricato in auto anche lei e siamo arrivati ad Ippoasi: se n’è andata nella sua stalla sicura dopo tre giorni.
Boudicca invece è sopravvissuta. L’abbiamo allattata ogni giorno, l’abbiamo amata, l’abbiamo svezzata, l’abbiamo curata, l’abbiamo visitata, l’abbiamo cresciuta.
Abbiamo sognato e immaginato il suo futuro ad Ippoasi, con tutte le altre.
Invece Boudicca è morta il 21 agosto.
Il giorno del mio compleanno.
D’ora in poi, il giorno più triste del mondo.
Il sistema immunitario di Boud era compromesso sin dalle prime settimane di vita: improvvisamente, probabilmente a causa di un’infezione che non è riuscita a contrastare nemmeno con il supporto veterinario, se n’è andata. Tra le nostre braccia.
Addio, Figlia.
Da tutte le tue madri.

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