In un mondo in cui lo specismo impera, in cui nelle scuole viene insegnato a bimbe e bimbi che gli altri animali non sono altro che oggetti a nostra disposizione allo scopo di intrattenere e divertire e servirci, in cui le istituzioni locali, nel 2024, permettono ancora ai circhi con animali di stabilirsi in città o danno il proprio orgoglioso benestare a fiere con animali detenuti in condizioni gravissime in gabbie minuscole alla mercé della folla, certi gesti partiti dal basso ricordano che sognare non è mai sbagliato e che forse un poco di speranza c’è, ancora.

Dobbiamo coltivarla e farla fiorire.

Grazie immense alla signora Rita, insegnante della scuola Carducci, e alle sue colleghe, alle famiglie partecipanti e soprattutto alle bimbe e ai bimbe delle classi 1A e 1B, che durante il loro incontro ad Ippoasi hanno conosciuto Lillo, appena approdato al rifugio, e hanno scelto di adottarlo collettivamente.

Ogni bimb* devolverà 1€ mensile all’adozione a distanza di Lillo, contribuendo al suo mantenimento senza ottenere nulla in cambio, se non la consapevolezza di far parte di qualche cosa di più grande e di infinitamente migliore di qualsiasi progetto didattico che preveda lo sfruttamento dell’altro da sé.

Se c’è una scuola pubblica che immaginiamo è quella che non ha bisogno di violare la vita con incubatrici nelle classi o gite allo zoo, ma quella che aiuta chi la attraversa a trovare un senso al disfacimento di questi anni grazie a buone pratiche condivise.

A tutte le classi dell’istituto non possiamo che dire: grazie immense per la vostra proposta e per la vostra solidarietà: ci avete riempito il cuore di speranza e di gratitudine!

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