Buon viaggio caro Puppino…

…ci mancherà la tua tenacia di vivere, ci hai insegnato a non arrenderci, ci hai ricordato il valore dei gesti d’amore. Con lieve ritardo vogliamo salutare il nostro dolce cucciolo Puppino, che la scorsa settimana ci ha lasciati in maniera totalmente improvvisa, facendoci rimanere di stucco. Puppino è arrivato ad Ippoasi quest’anno, grazie ad una volontaria che lo ha salvato da morte certa a soli sei giorni di vita: il cucciolotto aveva ancora il cordone ombelicale attaccato quando lei lo ha portato a casa, dove lo ha allattato con amore fino allo svezzamento. Purtroppo, prima di arrivare al rifugio, il piccolo agnellino aveva avuto delle complicazioni a causa di un intervento veterinario andato male che gli ha causato dei gravi problemi all’uretra che lo avevano portato in fin di vita e dai quali poi si era fortunatamente ripreso. Quegli stessi problemi sono stati la causa di un’incertezza costante del suo stato di salute. Puppino, quanto era bello vederti spuntare tutto nero in mezzo al branco delle candide pecore, dopo i primi mesi in cui te ne stavi solitario. Che esplosione di gioia renderci conto che eri riuscito a stringere un legame meraviglioso con l’altra cucciola del gruppo, Valentina. Non vi separavate mai e giocavate spesso insieme. Proprio tu, Puppino, ci hai trasmesso una lezione profonda e indimenticabile, godendo ogni minuto di una vita troppo breve, ma speriamo con tutto il nostro cuore serena e gioiosa: non arrendetevi, ci hai ricordato. Non ci arrendiamo caro amico, noi non ci arrendiamo, ma il vuoto che hai lasciato sarà duro da colmare. Doversi separare da un giovane individuo come te è davvero difficile da accettare.

Buon viaggio, Puppino, da tutta Ippoasi.

Un caro saluto anche all’amico Mau

Confrontarsi con le separazioni, gli addii, con la morte è sempre particolare e complesso.
Quando muore qualcuno degli abitanti di Ippoasi, qualcuno che si è salvato da un’esistenza cruenta e da una fine violenta, proviamo emozioni contrastanti. Salutare chi si ama è profondamente triste e doloroso, ma d’altronde la morte fa inevitabilmente parte della vita. Ce ne rendiamo conto in momenti come questo: ci siamo ritrovati a dover salutare Mau, l’anziano pecorone che viveva salvo ad Ippoasi da anni. Mau sarebbe morto in maniera violenta, e invece si è spento libero, sereno, più sé stesso che mai.

Grazie di tutto, Mau.

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