Paco
Paco è uno degli ex reclusi dello zoo di Cavriglia (AR). Nel 2015 è approdato al Rifugio della Bubi, dove ha conosciuto il cavallone Tornado, con il quale non andava molto d’accordo. E’ diventato inseparabile amico delle mucche Magda e Margherita e trascorre le giornate a mangiare, andare a zonzo per il rifugio e rilassarsi, al sicuro da ogni forma di oppressione che in passato lo ha reso un prigioniero.
Paco è adottato a distanza da Leal di Arezzo
Giulio
Giulio vive al Rifugio della Bubi da diversi anni. Probabilmente in fuga da una situazione di reclusione, all’inizio era piuttosto aggressivo con tutti, tranne che con Franca. Col tempo ha imparato a fidarsi e oggi è tra i rifugiati più socievoli e affettuosi! Adora mangiare l’erbetta fresca, il fieno croccante e trascorrere le giornate con il suo branco.
Giulio è adottato a distanza da Paola di Tortona
Camillo
Camillo, come Paco, arriva dall’ex zoo di Cavriglia (AR). Nel 2015 finalmente scopre la libertà ed entra a far parte degli abitanti del Rifugio della Bubi. Camillo è molto dolce, mansueto e si gode la sua esistenza pacifica e rilassata sulle colline, dopo essersi lasciato alle spalle i brutti ricordi di oppressione e prigionia.
Camillo è adottato a distanza da Leal Arezzo, ma la sua adozione non è completa! Se vuoi sostenere tu Camillo, contattaci alla mail adozioni@ippoasi.org
AleAle
AleAle è stata sottratta da una situazione di sofferenza e sfruttamento, approdando al Rifugio della Bubi per niente in buone condizioni. Si è ripresa rapidamente, diventando ben presto grande amica e compagna del caprone Giulio, con il quale trascorre gran parte delle giornate in totale serenità, immersa nel verde delle colline.
AleAle cerca adottante a distanza, vuoi essere tu? Contattaci alla mail adozioni@ippoasi.org
TO BE CONTINUED...
Al Rifugio della Bubi abitano diverse decine di capre, alcuni maiali, tantissimi gatti, tartarughe, quattro cani e due meravigliose persone umane. Il sogno di una vita libera e di un riscatto dall’oppressione si fa ogni giorno realtà grazie al duro lavoro di Franca e Claus, di Ippoasi e alla solidarietà di tutte e tutti voi.