Oggi intervistiamo Stefania Valenti, autrice e illustratrice dell’albo “INKY”, storia vera di un polpo resistente che si è liberato dal luogo dove veniva tenuto prigioniero da sei anni, dopo essere stato privato della propria libertà.
Inky è un progetto editoriale fondamentale, poiché si rivolge soprattutto a bimbe e bimbi, in modo chiaro, onesto e scientifico.
Stefania è infatti una naturalista e un’illustratrice. Attraverso il suo primo albo ha deciso di sostenere Ippoasi attraverso una campagna su Produzionidalbasso: i proventi verranno utilizzati per l’adozione a distanza della mucca Magda, salvatasi da un allevamento intensivo di bovine sfruttate per la produzione di latte. Vi inseriamo qui il link: “Inky per Magda”.
L’abbiamo intervistata a proposito del suo lavoro!
Buona lettura! <3
– Stefania, quando hai pensato per la prima volta di realizzare un albo illustrato sulla storia di un animale che si è ribellato? Come mai, tra tutte le testimonianze di atti di resistenza animale che ci sono arrivate, hai scelto proprio quella di Inky? E’ un caso che tu abbia prediletto un cefalopode?
– “Inky” è una storia per bimbe e bimbi di ogni età, ne siamo assolutamente convinte! Crediamo che sfogliando l’albo che avete realizzato sia impossibile non empatizzare con ogni creatura marina alla ricerca di una libertà che gli spetta. Un’altra cosa impossibile da non notare è il fatto che ogni tua scelta abbia un valore politico alla base, per esempio la rappresentazione grafica di Inky.Le illustrazioni non umanizzano in alcun modo il polpo, ma lo ritraggono realisticamente, ponendo grande attenzione e cura ai dettagli fisici di Inky: gli occhi, il colore, le ventose nei tentacoli.Ci parli della tua scelta di non antropomorfizzare il protagonista di questa storia?
– Inky è a tutti gli effetti il protagonista della propria avventura. Parla di sé e della sua fuga per la libertà sovvertendo le solite narrazioni che vogliono gli altri animali come “referenti assenti”, “casi eccezionali” che non fanno altro che confermare la passività di tutti gli altri, quelli che non riescono a manifestare le proprie istanze o a salvarsi.Sappiamo bene, invece, che ogni persona non umana ha una propria individualità e chiunque vuole vivere ed essere felice.Crediamo che sia fondamentale parlare di “resistenza animale”, di “disperazione animale”, e per farlo le iniziative come quelle che avete realizzato sono assolutamente fondamentali.Sappiamo che hai nuovi progetti in cantiere, puoi parlarcene?
– “Inky” è una testimonianza preziosa, uno strumento fondamentale per raccontare l’antispecismo e la resistenza animale anche a bimbe e bimbi. Sei soddisfatta dell’accoglienza ricevuta?
– Tramite il tuo albo illustrato avete scelto di sostenere Ippoasi, in particolare la mucca Magda, che tu ed Elisa avete conosciuto di persona. Ve ne siamo assolutamente grate, la campagna sta andando benissimo!Che ruolo politico hanno o potrebbero avere – a vostro parere – i rifugi antispecisti?
